Storia medievale
Hildegard von Bingen della Biblioteca statale di Lucca
Il codice contiene il Liber divinorum Operum, nel quale sono presentate le visioni di Hildegard von Bingen. Il testo di ciascuna visione è composto da una descrizione nella quale la santa espone il contenuto dell’apparizione ed è accompagnato da dieci tavole illustrative a piena pagina.
Codices Cavenses
La biblioteca che risale al secolo XI possiede, tra le sue collezioni, 65 codici membranacei che sono qui riprodotti in formato digitale e rappresentano le opere più antiche possedute dalla biblioteca.
Blasonari perugini
Nella raccolta di manoscritti contenenti stemmi di famiglie perugine (XVII-XIX sec.) troviamo tra gli altri la minuta del blasonario di Francesco Cacciavillani e il ms. 1215 con stemmi acquarellati, appartenuto ad Annibale Mariotti; altri manoscritti contengono stemmi di podestà, capitani del popolo, governatori, vescovi ed altri personaggi importanti per la storia di Perugia.
Inventari delle biblioteche medievali italiane
I Lombardi a Corleone
Versione digitale della mostra allestita in contemporanea a Pavia, Milano, Palermo e Corleone (5 maggio – 29 giugno 2012). Documenti e cronache della migrazione antica da nord a sud di un incontro di popoli e culture nella Sicilia e nel Mediterraneo del Due-, Tre- e Quattrocento.
Incunaboli della Biblioteca Universitaria di Cagliari
Matricole delle Arti e Mestieri di Perugia
Le Matricole delle Arti e Mestieri di Perugia sono manoscritti, spesso riccamente miniati, dove nel corso dei secoli (XIV-XIX sec.) sono stati trascritti gli elenchi degli appartenenti alle Corporazioni e le norme che ne regolavano la vita associativa, le attività lavorative ed i rapporti con il governo comunale.
Monumenti Adriani e Annali Acquaviviani della Biblioteca Sorricchio
Le raccolte manoscritte di Nicola Sorricchio (1710-1785), redatte tra il 1755 e il 1785, si compongono di 13 volumi, di cui dodici manoscritti e un testo a stampa, i più rilevanti tra i quali costituiscono gli Annali Acquaviviani ed i Monumenti Adriani. È uno dei più ricchi fondi manoscritti nel patrimonio culturale della regione Abruzzo, tra i più preziosi e singolari dell’intera realtà centro-meridionale.