Manoscritti musicali della Biblioteca provinciale Pasquale Albino di Campobasso
- Internet culturale
- “tARTini” (Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini)
- Edizione digitale dei Monumenti Adriani e degli Annali Acquaviviani
- Manoscritti musicali della Biblioteca comunale Augusta di Perugia
- Progetti della Biblioteca Estense universitaria di Modena
- Algarotti e il Catalogo URFM della Biblioteca nazionale Braidense di Milano
- Fondo Mayr della Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo
- Progetti della Biblioteca nazionale centrale di Roma
- ADMV (Archivio Digitale della Musica Veneta)
- Manoscritti musicali della Biblioteca provinciale Pasquale Albino di Campobasso
- Progetti musicali della Biblioteca nazionale universitaria di Torino
- Testate italiane dagli inizi dell’800 alla prima metà del ‘900 della Fondazione Basso
- Censimento e valorizzazione degli archivi d’impresa in Piemonte
- Manoscritti musicali della Biblioteca del Conservatorio Luigi Cherubini - Firenze
- Progetti della Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
- Progetti della Discoteca di Stato
- Giacomo Puccini: dagli anni di formazione ai primi traguardi
- Istituto Archivio Storico di Casa Ricordi
- Mediatheca Franciscana
- Manoscritti musicali del Museo Internazionale e Biblioteca Musica di Bologna
- Progetto Beni musicali in Trentino della Provincia Autonoma di Trento
- Storia della prospettiva, con edizioni digitali, animazioni, iconografia e risorse correlati, progetto del Museo Galileo
Il progetto (2004) di digitalizzazione dei manoscritti musicali del Fondo Pepe si è avvalso di un sistema di supporto per la produzione dei metadati informativi inerenti alla collezione prodotta in digitale, e che costituiscono le fondamenta di una biblioteca digitale.
Il sistema utilizzato è il Sistema Informativo di Metadati Bibliografici ad Architettura Digitale (S.I.M.B.A.D.), il cui obiettivo è quello di costruire un’infrastruttura dell’informazione digitale, come supporto del lavoro concettuale della comunità di utenti della BPA. Relativamente al progetto di digitalizzazione del Fondo Pepe è stata realizzata una nuova versione (2.0) come risultato di un intervento evolutivo del progetto sperimentale nato nell’anno 2003 e conclusosi con la creazione di un prototipo nell’aprile 2004.
Il corpus di metainformazioni create dalle attività di digitalizzazione ha, di conseguenza, potuto essere codificato negli standard di metadati individuati ed inserito nel contesto infrastrutturale della biblioteca digitale.
La progettazione dell’infrastruttura ha tenuto conto degli aspetti legati all’interoperabilità con nuovi sistemi e al recepimento dei mutamenti delle esigenze degli utenti, puntando and avere requisiti di flessibilità e di indipendenza rispetto alla sua interfaccia. L’architettura di base è orientata principalmente alla cura delle esigenze di conservazione digitale, al fine di consentire la continuità di fruizione delle risorse nel lungo periodo, prescindendo dall’evoluzione delle tecnologie di supporto. Tale infrastruttura di biblioteca digitale verrà arricchita di nuovi metadati, in base alle esigenze di popolamento con altre collezioni di materiali.
Sono state acquisite 15.810 immagini.
La scansione ottica è stata effettuata con ripresa planetaria con stativi dotati di piano basculante.
Dispositivo: Scanner planetario Metis 5070
Sono state adottate le Linee guida di digitalizzazione del progetto Minerva ed indicate dall’osservatorio tecnologico per i beni e le attività culturali “Digitization guidelines: a selected list”
La digitalizzazione è stata effettuata con i seguenti parametri:
• Risoluzione: 600 ppi
• Profondità colore: 24 bit colore RGB
• Formato di uscita: Tiff non compresso
• Formati di utilizzo:
A) Jpeg per modalità consultazione in rete locale,
B) Jpeg per modalità internet
Per ogni immagine prodotta, è stata realizzata una versione di minore risoluzione, rispettivamente 300 dpi per la categoria a, al fine di produrre delle stampe di piena leggibilità; una ulteriore versione di risoluzione pari, rispettivamente, a 150 dpi per una visione via browser internet con adeguata leggibilità.
Standard impiegati
La codifica negli standard individuati si è basata sulla modellazione delle entità e delle relazioni di tipo strutturale, che connotano i materiali originali e la loro descrizione bibliografica, rappresentata dai diversi record UNIMARC dell’indice centrale SBN.
La modellazione ha tenuto conto dell’analisi delle diverse strutture che caratterizzano le opere contenute nei manoscritti musicali appartenenti alla collezione del Fondo Pepe. Di conseguenza, le diverse opere trasposte in ambiente digitale, sono costituita da un record descrittivo dell’entità intellettuale (PREMIS), un insieme di metadati amministrativi, gestionali e strutturali e di un numero n di immagini a cui corrisponde un numero uguale di file di metadati tecnici e/o conservazione (Mix ANSI/NISO Z39.87).