Biblioteca comunale Luciano Benincasa

Biblioteca Comunale di Ancona “Luciano Benincasa” - Ingresso da Piazza del Plebiscito
Sala riservata
Particolare soffitto “Sala del concertino” (sec. XVIII)
Sala Direzione – Particolare dei mappamondi

La Biblioteca Comunale di Ancona è sia biblioteca storica che biblioteca di pubblica lettura. Nasce grazie al marchese Luciano Benincasa (1608-1671), che dà ai concittadini l’accesso alla sua biblioteca. Nel 1749 Eleonora Vincenzi, vedova di Luciano Filippo Benincasa, dona al Comune la libreria di famiglia. La prima sede della Benincasa è il Palazzo degli Anziani; tra 1880 e 1881 si trasferisce nei locali dell’ex convento domenicano, sede anche del Liceo cittadino. Nel 1925 nuovo trasferimento negli spazi dell’ex convento di S. Francesco alle Scale. I bombardamenti del 1° novembre 1943 danneggiano irrimediabilmente la sede e le collezioni della Benincasa. Nel 1950 la Biblioteca si trasferisce a Palazzo Mengoni Ferretti, sede attuale.

Oltre al patrimonio destinato alla pubblica lettura, il settore di conservazione della Benincasa consiste in manoscritti, stampe, fondi librari antichi, fondi musicali, documenti fotografici, manifesti. Alcuni dei manoscritti costituiscono le fonti principali per la storia di Ancona; tra essi si segnala il Portolano di Grazioso Benincasa (sec. XV). 

Il Fondo musicale, donato dalla famiglia Nappi nel 1937, consiste in 241 manoscritti musicali (seconda metà del ‘700-primi anni ‘800). Nel 2011 l’acquisizione del Fondo librario musicale e l’archivio di famiglia    del marchese Giancarlo Mancinforte Serafini Sperelli di Camerano. Significativa è la raccolta documentaria, libraria e di manifesti dell'Associazione “Biblioteca delle Donne” di Ancona. Importante l’archivio fotografico di Emilio Corsini (1883-1965). 

La Benincasa conserva alcune importanti biblioteche private cittadine; tra esse quella dei Mengoni Ferretti (1949); le donazioni Modena (1959), Cesanelli e Terni (1966); Kurek-Del Vecchio (1974), Mazzagalli-Sorgoni (1981), De Felice (1987), Acquabona (anno 1992).  Si segnala anche la presenza di una Emeroteca Storica, che conserva quotidiani e riviste locali a partire dal XIX secolo.

 

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