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L’Archivio storico “Ivan Tognarini” conserva un ricco patrimonio documentario che racconta la storia della città di Piombino e del suo territorio a partire dal 15. secolo: dall’antico stato autonomo degli Appiani e dei Ludovisi Boncompagni, al principato di Elisa Bonaparte, fino alle recenti vicende che hanno visto la nascita e lo sviluppo di uno dei più grandi poli siderurgici nazionali. L’archivio, come istituzione, inizia la propria attività nel 1990, quando il Comune di Piombino individuò, come sede della sezione separata, la Casa delle Bifore, abitazione del 13. secolo a pochi passi dal palazzo comunale, restaurata ad opera dell’architetto Italo Insolera. Nel 1990 fu versato nella sezione separata il fondo comunale postunitario; nel 1994 si aggiunse il fondo prodotto dall’antica comunità piombinese (1441–1815), depositato dal 1912 nell’Archivio di Stato di Pisa. Il fondo comunale include anche un fondo iconografico con mappe, progetti, prospetti, catasti, stampe e un ricco fondo fotografico che documenta eventi, luoghi e fatti storici della città e del territorio. Negli anni, grazie a donazioni, depositi e versamenti, l’archivio si è arricchito di altri fondi di grande rilievo storico e culturale:

• archivi di enti: Camera del lavoro di Piombino e sezione locale del PCI
• archivi di famiglia: famiglia Bartalini - Zannellini – Gaggero
• archivi di persona: Romualdo Cardarelli, Amulio e Ivan Tognarini, Michele Lungonelli
• fondi iconografici e fotografici: PCI, CGIL, fotografie di Luigi Magnani, cartoline di Valerio Guerrieri
• archivi di enti soppressi: Ospedale civile di Piombino, Ente comunale di assistenza, Ente nazionale assistenza orfani lavoratori italiani
• archivi di impresa: fondo documentario e fotografico delle Acciaierie di Piombino

Fin dalla sua nascita l’archivio storico affianca alle tradizionali funzioni di conservazione e tutela un intenso programma di attività didattiche, divulgative e formative per far conoscere e valorizzare il patrimonio archivistico.