Biblioteca Clarence Bicknell dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera

La biblioteca
Clarence Bicknell
Giornale di Bordighera e della riviera. Bordighera, A. 12 (1934), n. 8
Il Pensiero di Nizza : giornale politico, scientifico e letterario. Nizza, A. 25 (1895), n. 7527

Il Museo-Biblioteca Clarence Bicknell, realizzato tra il 1886 e il 1888 su progetto dell’architetto inglese Clarence Tait, fu il primo museo creato nella Liguria Occidentale; la struttura, ad aula absidata con coro rialzato, è caratterizzata da soluzioni architettoniche che oggi si potrebbero definire polivalenti.
Sede per molti anni della Biblioteca Internazionale, originata dalla “English Lending Library”, al suo interno si alternarono nei primi anni concerti, esposizioni, letture e conferenze, eventi a cui parteciparono principalmente personalità del mondo culturale inglese. La Biblioteca Clarence Bicknell possiede attualmente circa 115 mila pezzi, tra cui molte rarità e una raccolta di oltre 31.000 fotografie. I volumi sono suddivisi e riordinati secondo lo schema adottato dalle biblioteche specializzate in archeologia del CNRS francese. Dal 2005 la Biblioteca partecipa ad SBN nel Polo SBN Ligure.
Nella biblioteca ampio spazio è dedicato alla Storia, dall’epoca romana a quella contemporanea, sia locale che generale, alla Storia dell’Arte, alla Cultura Generale. Caratteristica fondamentale della Biblioteca Bicknell è la presenza di oltre 1300 periodici che, grazie ad una serie di cambi con i centri di ricerca italiani, europei ed extra-europei, consente di ricevere le pubblicazioni più importanti del panorama scientifico mondiale.
Nella biblioteca sono infine conservate due importanti raccolte, il fondo Rossi e il fondo Bicknell.
La prima è costituita dalla raccolta di tutto il materiale bibliografico, edito o manoscritto, utilizzato dallo studioso ventimigliese nella sua decennale attività nel Ponente Ligure: pergamene e documenti originali che coprono un arco cronologico che va dal XIII al XIX secolo; statuti antichi manoscritti (tra i quali quelli di Diano Marina, a.1363, Porto Maurizio, a.1405, Savona, a.1458, ecc.) e statuti antichi a stampa (Albenga, a.1519-1608, Loano, a.1602, ecc.); manoscritti di storia genovese e ligure (Storia della Famiglia Giustiniani, s.XVIII, Documenti sull’Inquisizione, s.XVII, ecc.); carte antiche (Portolano di Giovanni da Messina, ecc.); documenti trascritti dal Rossi o più antichi (diversi scritti sui Conti di Ventimiglia, ecc.); manoscritti di vario tipo (alberi genealogici, appunti storici, corrispondenza di studio, ecc.); miscellanea patria (raccolta di numerosi documenti, manoscritti ed a stampa dei secoli XVII-XIX, riguardanti la vita e la storia di Ventimiglia).
Il fondo Clarence Bicknell raccoglie manoscritti e documenti relativi all’attività del fondatore della Biblioteca, ed un nucleo di pubblicazioni a carattere botanico e naturalistico.
Nel giardino della biblioteca trovano posto alcune lastre di strada romana provenienti dalla città romana di Albintimilium (odierna Ventimiglia) e vi cresce un albero della specie Ficus Macrophylla importante per le eccezionali dimensioni.

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