Biblioteca civica Angelo Mai - Bergamo

Palazzo Nuovo a Bergamo, dal 1928 sede della biblioteca.
Sala Tassiana
Salone Furietti
Atrio della biblioteca
Apre al pubblico nel 1768, grazie al lascito del cardinale Alessandro Furietti. Negli ultimi decenni del Settecento essa si arricchisce con opere e studi di eruditi dell’epoca. Nel 1843 la biblioteca, con un patrimonio ormai di circa 70.000 volumi, trova una decorosa sede presso il Palazzo della Ragione nella piazza Vecchia.
Notevoli le acquisizioni nel corso dell’Ottocento, dalla biblioteca del Liceo cittadino alle carte dell’esploratore Costantino Beltrami e all’archivio e alla biblioteca di Bertrando Spaventa; dal dono del conte Paolo Vimercati Sozzi, comprendente, fra l’altro, alcune centinaia di lettere del carteggio di Giovanni Simone Mayr, a quello del fondo musicale di Giovanni Simone Mayr e alla raccolta dedicata a Torquato Tasso. La biblioteca inizia ad acquisire tutta la produzione di importanti case editrici con sede a Bergamo come l’Istituto Italiano d’arti grafiche e la Bolis.
Nel XX secolo la biblioteca acquisisce due importanti archivi di istituzioni: quello storico del Comune di Bergamo (1908) e quello della locale Opera pia misericordia maggiore (1912). Ad essi seguirà l’acquisizione di altri importanti archivi privati e istituzionali. La Biblioteca si trasferisce definitivamente nel Palazzo Nuovo nel 1928.
L’intitolazione dell’Istituto al cardinale Angelo Mai, erudito, filologo, grande studioso di pergamene antiche e scopritore di antichi testi, prefetto della Biblioteca Vaticana, attivo nella prima metà dell’Ottocento, è stata conferita nel 1954.
Il continuo incremento del patrimonio fa sì che oggi esso possa essere stimato in circa 700.000 volumi, materiale archivistico - documentario, quadri, busti, medaglie, monete e cimeli.  
Oggi nella biblioteca si conserva anche materiale musicale manoscritto e a stampa costituito da decine di migliaia di partiture e spartiti.
 

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