I manoscritti del Fondo Aldini della Biblioteca Universitaria di Pavia

Miscellanea (Bernardi Scalphi Archivium), c. 17v. Aldini 139, 1477-07-18
Herbarium, c.39v. Aldini 211, 1301-1400
Ars sive doctrina de transmutatione metallorum, c. 131r. Aldini 74, 1461-09-02
Missale secundum consuetudinem Romanae Curiae, c. 108v. Aldini 327, 1401-1425

Il Fondo Aldini (582 mss.), acquistato dall’Istituto nel 1840 grazie alla concessione di un contributo straordinario, apparteneva a Pier Vittorio Aldini, professore di archeologia e numismatica presso l’Università di Pavia, e raccoglie il patrimonio manoscritto più prezioso della Biblioteca Universitaria di Pavia.

Il fondo presenta un'estrema varietà sia nella datazione dei codici in esso conservati, sia nelle loro tematiche. Se per i manoscritti più antichi si deve risalire fino al secolo XI, periodo cui appartengono due volumi miscellanei contenenti scritti scelti di padri della Chiesa, per quelli più recenti si giunge alla seconda metà del XIX secolo. Tra gli argomenti prevalgono senza dubbio gli scritti di carattere religioso: dai brani della Bibbia ai messali, ai breviari, ai libri di preghiera, alle opere di carattere ascetico e agiografico. Da segnalare anche i manoscritti musicali, gli scritti di diritto e quelli di filosofia, numerosi inoltre i manoscritti di carattere storico, monografie relative alle singole città italiane, scritti di storia ecclesiastica, erbari.

La collezione è un lavoro in progress che vede oggi pubblicati 49 manoscritti, per un ammontare complessivo di 17.567 carte. I manoscritti selezionati fanno parte di progetti di studio sulle miniature e sugli aspetti paleografici in corso con docenti dell’Università di Pavia. Questa collaborazione ha dato vita alla pubblicazione online di un catalogo specializzato "Per un catalogo dei codici miniati della Biblioteca Universitaria di Pavia", una mostra "La scrittura dipinta. I corali di san Michele Maggiore e la miniatura tra sacro e profano nei manoscritti della Biblioteca universitaria di Pavia, del 2017 e il volume "I Manoscritti datati della Provincia di Pavia", del 2020.