Animalia et vegetalia

E. Bettoni, Storia naturale degli uccelli che nidificano in Lombardia ..., vol 3.2. Milano, s.d., tav. 75
F. Supino, I pesci d'acqua dolce d’Italia. Milano, 1916, tav. XXVII
E. H. Giglioli, Iconografia della Avifauna italica, vol. 2. Firenze, 1906. Specie CCLXXVI
Viridarium botanicum novissimum italo-hispanum. Tomus primus. 1731, p. 433

Nata fin dall’antichità come scienza ausiliaria della medicina, a partire dal Cinquecento la botanica si ritaglia sempre più uno spazio di autonomia. Si cominciano a studiare le piante non solo per le loro proprietà curative e alimentari, ma anche per le loro caratteristiche intrinseche e si cominciano a tentare i primi sistemi di classificazione del mondo vegetale, culminanti poi nel Settecento con la grande “sistemazione” linneana, che interesserà anche il mondo animale. La sempre maggiore diffusione della stampa a caratteri mobili e soprattutto il perfezionamento delle tecniche tipografiche, che consentono la stampa di illustrazioni, favoriscono – in particolare dal Seicento in poi – il proliferare di libri illustrati, ai quali sono non di rado chiamati a collaborare anche disegnatori e incisori di chiara fama. In non pochi casi l’acquirente del volume ha poi cura di far colorare a mano le tavole, originariamente stampate in bianco e nero. Con l’Ottocento cominciano anche ad apparire le stampe a colori e, a partire dall’ultimo scorcio del secolo, ad essere utilizzate le fotografie che però non soppianteranno mai, specialmente in campo botanico, i disegni a mano libera. Si tratta spesso di volumi che uniscono al valore scientifico e storico un notevole pregio estetico e che continuano ad attirare l’interesse non solo di botanici e zoologi - specialmente quelli che si occupano della storia delle due discipline e del pensiero scientifico in generale - ma anche di storici dell’arte, grafici e designer.