Cataloghi della Biblioteca Augusta

Ms. B49, c. 3r. 1620-1634
Ms. B49, c. 68r. 1620-1634
Ms. B50, c. 1r. 1620-1634
Ms. B50, c. 6r. 1620-1634

La Biblioteca Augusta possiede più di 3400 manoscritti, ordinati in un unico fondo. La raccolta nasce con la donazione dell’umanista Prospero Podiani (1582). Gli incrementi maggiori giunsero con le biblioteche delle soppresse Corporazioni religiose perugine: con quella monastero di San Pietro pervennero anche i manoscritti, latini e greci, di Francesco Maturanzio, da lui lasciati a questo monastero per volontà testamentaria; con quella del convento di San Domenico i manoscritti di Leonardo Mansueti, generale dell'Ordine e che aveva raccolto una biblioteca personale di più di 500 volumi. Queste acquisizioni sono confluite indistintamente nel fondo dei manoscritti, per cui è possibile riconoscerne la provenienza solo dalle note di possesso o dalle antiche collocazioni, se presenti. A questi manoscritti si aggiunsero altri fondi manoscritti di intellettuali perugini. Nel 1867 il Comune di Perugia comprò la biblioteca manoscritta di Annibale Mariotti, medico, storico e letterato perugino morto nel 1801, ricca anche di appunti e documenti relativi alla storia della città. Furono acquisite anche le carte di Mariano Guardabassi, tra le quali un'interessante serie di taccuini in cui prese nota e disegnò qualche schizzo di tutto ciò che avesse una valenza storica, artistica e archeologica nei vari luoghi dell'Umbria (compresa la Sabina Reatina) da lui visitati. Alla fine del secolo pervenne la biblioteca di Ariodante Fabretti, storico e archeologo, ricca anche di manoscritti autografi del padre Giuseppe, anch’esso cultore di storia. Dei personaggi citati restano anche ricchi carteggi. La biblioteca conserva la serie completa degli antichi inventari, dal XVII al XIX sec.

La biblioteca Augusta conserva nel proprio fondo manoscritti la serie dei cataloghi dei propri libri a stampa e manoscritti in successione probabilmente ininterrotta dal periodo della sua apertura al pubblico fino alla metà del XIX sec. Di norma alfabetici, ma in qualche caso anche topografici, questi cataloghi indicano le antiche collocazioni dei libri, che ancora a volte si possono trovare nei dorsi o nelle prime carte dei testi, in modo da permetterne l'identificazione senza ambiguità.

Sono conservati inoltre gli elenchi di libri compilati dallo stesso Prospero Podiani, per definire la propria donazione di volumi che costituì il primo nucleo della nascente biblioteca pubblica perugina, e l'inventario più organico e completo redatto nel 1617 da Fulvio Mariottelli, incaricato di seguire le fasi di nascita della biblioteca.

In una serie a parte sono conservati invece i cataloghi della biblioteca degli enti religiosi perugini soppressi nel XVIII e XIX secolo, ed i cui fondi librari sono confluiti nella biblioteca Augusta.