Manoscritti di storia e interesse locale

Ms. 1085, c. 72v. 1537-1550
Ms. 1548, c. IIr. 1639-1888
Ms. 3064, c. 30v. 1579
Ms. 1823-1833, c. 3r. 1787-1794

La Biblioteca Augusta possiede più di 3400 manoscritti, ordinati in un unico fondo. La raccolta nasce con la donazione dell’umanista Prospero Podiani (1582). Gli incrementi maggiori giunsero con le biblioteche delle soppresse Corporazioni religiose perugine: con quella monastero di San Pietro pervennero anche i manoscritti, latini e greci, di Francesco Maturanzio, da lui lasciati a questo monastero per volontà testamentaria; con quella del convento di San Domenico i manoscritti di Leonardo Mansueti, generale dell'Ordine e che aveva raccolto una biblioteca personale di più di 500 volumi. Queste acquisizioni sono confluite indistintamente nel fondo dei manoscritti, per cui è possibile riconoscerne la provenienza solo dalle note di possesso o dalle antiche collocazioni, se presenti. A questi manoscritti si aggiunsero altri fondi manoscritti di intellettuali perugini. Nel 1867 il Comune di Perugia comprò la biblioteca manoscritta di Annibale Mariotti, medico, storico e letterato perugino morto nel 1801, ricca anche di appunti e documenti relativi alla storia della città. Furono acquisite anche le carte di Mariano Guardabassi, tra le quali un'interessante serie di taccuini in cui prese nota e disegnò qualche schizzo di tutto ciò che avesse una valenza storica, artistica e archeologica nei vari luoghi dell'Umbria (compresa la Sabina Reatina) da lui visitati. Alla fine del secolo pervenne la biblioteca di Ariodante Fabretti, storico e archeologo, ricca anche di manoscritti autografi del padre Giuseppe, anch’esso cultore di storia. Dei personaggi citati restano anche ricchi carteggi. La biblioteca conserva la serie completa degli antichi inventari, dal XVII al XIX sec.

Nella sezione confluiscono alcuni manoscritti di esclusivo interesse storico locale che, sotto forma di Statuti e Costituzioni, Annali e Storie, Cronache e Diari, raccontano non solo la storia della città, ma anche dei suoi edifici e dei monumenti, delle istituzioni e delle sue famiglie più importanti.

I manoscritti più antichi sono stati acquisiti dall'Augusta in seguito alla soppressione delle Corporazioni religiose. Gli altri fanno parte di importanti raccolte acquisite per dono o lascito quali le Carte di Annibale Mariotti, la biblioteca privata di Giuseppe e Ariodante Fabretti, i manoscritti di Mariano Guardabassi, Giambattista Vermiglioli, Gian Carlo Conestabile e di altri importanti esponenti della cultura locale e non solo; per il loro indubbio valore, erano infatti conosciuti anche a livello nazionale, come testimoniano i carteggi intercorsi con studiosi di fama e conservati nei vari Fondi ad essi intitolati.

Il materiale, nonostante l'intensa consultazione e gli studi su di esso effettuati, costituisce ancora oggi una fonte inesauribile di notizie per gli studiosi di storia locale.