Atlanti geografici e cartografia della Biblioteca Riccardiana

G. B. Homann ed eredi, Raccolta di n. 36 carte geografiche. 1701-1800
G. B. Homann ed eredi, Raccolta di n.21 carte geografiche. 1701-1800
G. B. Homann ed eredi, Raccolta di n. 36 carte geografiche. 1701-1800
G. B. Homann ed eredi, Raccolta di n. 36 carte geografiche. 1701-1800

La scelta di digitalizzare questa splendida raccolta di volumi geografici nasce dall’esigenza di offrire un’alternativa alla difficoltà di consultazione diretta di tomi di grandi dimensioni e di particolare pregio.

I volumi del Braun e del Blaeu provengono dalla Libreria di Vincenzio Capponi, ereditata nel 1688 dalla figlia Cassandra, moglie di Francesco Riccardi, fondatore della biblioteca. Il fondo Capponi contava 249 codici e oltre 5000 edizioni a stampa, selezionati in base agli interessi dello studioso legato agli ambienti galileiani. I volumi riportano la segnatura Capponi sia sulla coperta in pergamena sia nelle prime carte.
Il Civitates orbis terrarum, con 363 vedute delle maggiori città d’Europa e del mondo, costituì un’importante impresa editoriale che impegnò cartografi, incisori e collaboratori vari, coordinati dal Braun, chierico di Colonia, a cui si deve la maggior parte delle didascalie e dei testi introduttivi alle tavole. La copia riccardiana è di particolare pregio per avere tutte le tavole a colori.
I 15 volumi del Blaeu, comprendono l’Atlas Mayor o Geographia Blaviana, due volumi del Theatrum ciuitatum et admirandorum Italiae e altri due del Novum ac magnum theatrum Vrbium Belgicæ.
Joan Blaeu (1596-1673), cartografo e tipografo olandese, collaborò con il padre Willem Janszoon (1571–1638) nel laboratorio di Amsterdam fino al 1638 quando, alla morte del genitore, ne rilevò l’attività. Nel 1659 diventò cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Nel 1662 pubblicò nella forma definitiva gli 11 volumi dell’Atlas Maior, dotati di ben 600 tavole.
Completano il gruppo 5 volumi di carte geografiche e incisioni di Johann Baptist Homann (1664–1724), cartografo e incisore tedesco. Avviato alla carriera ecclesiastica, in seguito alla conversione al protestantesimo, si dedicò alla cartografia e incisione, fondando nel 1702 una casa editrice. Nel 1715 fu nominato Geografo Imperiale dall'imperatore Carlo VI e membro dell’Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino.