Libretti per musica delle Raccolte Estensi - RADAMES

B. Percivalli, L' Orsilia boscareccia sdrucciola. Bologna, 1589
A. Ingegneri, Danza di Venere. Vicenza, 1584
G. M. Giannini, Onorio in Roma [antiporta]. Venezia, 1692
G. M. Giannini, Onorio in Roma [frontespizio]. Venezia, 1692

La collezione di libretti della famiglia Fontanelli fu acquistata  dalla  Biblioteca  Estense  al tempo  di  Girolamo  Tiraboschi,  dopo la morte di Alfonso Vincenzo e registrati in ingresso nel dicembre 1778.
Si tratta di 1352 libretti per musica, tutti a stampa e datati da  inizio  Seicento  a  circa  il  1760:  azioni drammatiche, oratori ma soprattutto drammi per musica. Il fondo costituito, prima di tutto, da una sceltissima raccolta di drammatica, fu arricchita dal lascito del nonno Decio Fontanelli, uno dei massimi esponenti della felice stagione musicale che, nell'ultimo Seicento, fiorì nella città di Modena e alla corte del duca Francesco II d'Este.

Nell’insieme dei libretti si riscontrano nette prevalenze di luoghi e date di stampa, quasi sempre  coincidenti  con quelli di rappresentazione. Riguardo i luoghi, nell’ordine: Venezia (ovvia predominanza, soprattutto in rapporto alle prevalenze cronologiche del secondo Seicento nei libretti Fontanelli, Bologna, l’area estense (Modena ben più di Reggio), quella farnesiana (Parma più di Piacenza); in misura minore Milano, Ferrara, Napoli. I libretti riferiti al circuito locale (Modena-Reggio) ed a quelli contigui (Bologna e Parma-Piacenza) sono 574 cioè ben oltre un terzo dell’intera raccolta.
Il nucleo cronologico di massima entità sembra riferito al secondo Seicento, periodo in buona parte corrispondente al governo di Francesco II (1674-1694) e all’attività di Decio Fontanelli, che acquistò e gestì il Teatro omonimo aprendolo a stagioni musicali dal 1685 e facendone il più importante degli Stati estensi, direttamente legato alla politica culturale del duca: 700 libretti (oltre la metà dell’intera collezione) sono datati ai 50 anni tra il 1650 e il 1700, ma soprattutto ai 30 dopo il 1670. Sono scarsi e per lo più a calare i libretti per musica datati a partire dal 1737 ca, anno in cui la raccolta passa ad Alfonso Vincenzo: in lui predomina largamente l’interesse per il teatro di parola, soprattutto francese. Pochi datano a dopo il 1750 e vanno quasi ad esaurirsi intorno al 1762.
La collezione è in fase di acquisizione, seguiranno aggiornamenti.