Archivio sonoro Alfredo Majorano

Un momento del ballo dlla tarantola
Livoria
Majorano con Rohlfs
Suonatrice di tamburello

L’archivio sonoro Alfredo Majorano è costituito da 13 bobine e 26 cassette magnetiche su cui sono incisi canti della tradizione orale di Taranto e provincia raccolti dall'etnografo tarantino Alfredo Majorano Nunziato (1902-1984). Tali registrazioni sonore, digitalizzate, sottoposte ad un primo intervento di restauro delle tracce sonore e descritte a cura di Antonella De Palma dell’associazione Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino di Venezia, sono state masterizzate in formato Wav su 5 CD audio e in questa forma consegnate al Comune di Taranto e depositate presso il Museo etnografico Alfredo Majorano. In seguito, a cura dello stesso museo, i 5 Cd sono stati raccolti in un unico DVD donato alla Biblioteca comunale Pietro Acclavio per la catalogazione. Lo stato in cui sono state trovate bobine e cassette era critico, con evidenti tracce di muffa e umidità. La qualità dell’audio è scadente e frammentaria, sia per via del pessimo stato di conservazione del materiale, sia perché in molti casi si tratta di riversamenti da registrazioni effettuate precedentemente su nastri magnetici dallo stesso Majorano. Ciononostante l’archivio sonoro Alfredo Majorano è un’importante fonte per lo studio etnomusicologico, anche in ragione del fatto che si tratta di una delle prime, se non proprio la prima, ricerche su campo effettuate in area jonico - salentina e pugliese in generale: queste registrazioni, infatti, risalgono in buona parte ai primissimi anni Cinquanta. Oltre ai canti di tradizione orale raccolti a Taranto, Lizzano, San Giorgio Jonico, Manduria, i nastri contengono marce funebri registrate a Taranto in occasione delle processioni del giovedì e venerdì santo, trasmissioni radiofoniche di cui Majorano era protagonista, descrizioni effettuate da Majorano del lavoro di raccolta delle olive, mitilicoltura, del ballo della taranta, del rito della Santa Monica ed altro ancora. La maggior parte dei canti sono introdotti dalla stessa voce di Majorano che scandisce titolo del canto e nomi delle “cantatrici” e dei “cantatori”.